Not known Facts About è più grave una denuncia o una querela
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Si richiede, infatti, che il sequestro preventivo abbia advert oggetto “cose” oggettivamente e specificamente predisposte for each la realizzazione di attività criminose e che per ciò stesso costituiscano mezzo indispensabile, stabile e specifico for every l’attuazione o la prosecuzione dell’attività illecita: presupposti, questi, che non possono dirsi esclusi pur se, in ipotesi, il bene sia adibito anche advertisement altri scopi (Sez. 2, 38217/2018).
Nel giudizio di appello proposto contro un sequestro preventivo, possono essere dedotte solo questioni various da quelle relative alla legittimità dell’imposizione del vincolo, attinenti alla persistenza delle ragioni che giustificano il mantenimento della misura, mentre il riscontro del “fumus delicti” è riservato alla fase del riesame.
In caso di sequestro preventivo disposto dal PM, il termine for every proporre istanza di riesame decorre dalla details di notifica del decreto di convalida del GIP ovvero, in caso di mancata notificazione, dalla information in cui l’interessato ha avuto conoscenza dell’avvenuto sequestro, intendendosi for each tale il “sequestro convalidato” (Sez. reato di corruzione three, 39070/2013).
Ai fini dell’emissione del sequestro preventivo, il giudice deve valutare la sussistenza in concreto del fumus commissi delicti
Il sequestro preventivo è una misura cautelare reale, cioè una di quelle misure previste dal codice di procedura penale che incidono sui beni patrimoniali: il sequestro preventivo e quello conservativo. Tali misure creano l’indisponibilità di cose o di beni e sono strumentali (e cioè appunto cautelari) al perseguimento di finalità ulteriori. Queste possono consistere nel good di garantire l’esecuzione della sentenza definitiva (finalità conservativa), ovvero nel fantastic di impedire che l’uso di una cosa pertinente a reato possa agevolare le conseguenze di esso o la commissione di altri reati (finalità preventiva).
, viene, poi, invocata la natura cautelare del sequestro preventivo e la sua attitudine intrinseca advertisement anticipare effetti limitativi dei diritti e delle libertà personali, che diversamente potrebbero prodursi solo a seguito di una sentenza di condanna definitiva. Sicché, in ossequio alla presunzione di non colpevolezza di cui agli artt.
Il sequestro preventivo di cose pertinenti al reato può essere adottato anche su un immobile abusivo già ultimato e rifinito, laddove la libera disponibilità di esso possa concretamente pregiudicare gli interessi attinenti alla gestione del territorio ed incidere sul “carico urbanistico”, il pregiudizio del quale va valutato avendo riguardo agli indici della consistenza dell’insediamento edilizio, del numero dei nuclei familiari, della dotazione minima degli spazi pubblici per abitare nonché della domanda di strutture e di opere collettive.
È legittimo il sequestro preventivo, funzionale alla confisca facoltativa, di beni provento di attività illecita e appartenenti ad un’impresa dichiarata fallita, nei cui confronti sia instaurata la relativa procedura concorsuale, a condizione che il giudice, nell’esercizio del suo potere discrezionale, dia motivatamente conto della prevalenza delle ragioni sottese alla confisca rispetto a quelle attinenti alla tutela dei legittimi interessi dei creditori nella procedura fallimentare. [In ordine alle altre tipologie di sequestro la Corte ha precisato in motivazione che: a] il sequestro probatorio può legittimamente essere disposto su beni già appresi al fallimento e, se anteriore alla dichiarazione di fallimento, conserva la propria efficacia anche in seguito alla sopravvenuta apertura della procedura concorsuale, trattandosi di una misura strumentale alle esigenze processuali, che persegue il superiore interesse della ricerca della verità nel procedimento penale; b] il sequestro conservativo previsto dall’art. 316 c.p.p., in quanto strumentale e prodromico ad una esecuzione individuale nei confronti del debitore ex delicto, rientra, in caso di fallimento dell’obbligato, nell’region di operatività del divieto di cui all’art.
Lo strumento della revoca della misure cautelari, in quanto diretto a consentire la valutazione della sussistenza ex ante e della persistenza ex write-up delle condizioni di applicabilità delle misure, non giustifica, in relazione alla sua funzione, alcun limite alla verifica dell’attualità delle stesse, anche con riferimento ai soli fatti preesistenti all’adozione della cautela, dei quali può essere effettuato nuovo e diverso apprezzamento. Ne deriva che, nel caso di istanza dell’interessato, è imposto al giudice il dovere di esaminare qualsiasi elemento e questione attinente alla legittimità del mantenimento della misura, con l’unica preclusione derivante dalla circostanza che il controllo delle condizioni di applicabilità sia stato già in concreto effettuato: la precedente decisione, infatti, anche se priva dell’effetto del giudicato, non può che produrre nei confronti delle parti interessate un’efficacia analoga a quella prevista dall’art.
[Nella specie, in applicazione di tali principi, la Corte ha annullato senza rinvio l’ordinanza applicativa di sequestro preventivo di un impianto industriale, accompagnata dall’autorizzazione alla prosecuzione dell’attività fino alla scadenza di un termine entro il quale l’interessato avrebbe dovuto produrre documentazione attestante l’accertata regolarità del suddetto impianto, con riguardo alle norme sull’inquinamento atmosferico ed all’igiene del lavoro].
In tema di sequestro preventivo, di cui all’art. 321 c.p.p., il fatto che il pubblico ministero sia già intervenuto nel procedimento, for every essere già in corso indagini relativamente agli stessi fatti, non è di ostacolo a che la polizia giudiziaria disponga il sequestro in by using d’urgenza, atteso che il citato artwork. 321 consente agli ufficiali di P.G.
550 cod. proc. pen. differisce, sotto il profilo dell’effetto preclusivo di tale questione, da quella di rinvio a giudizio a seguito di udienza preliminare, nella quale l’esistenza degli elementi costituenti il “fumus” è già stata oggetto di un positivo scrutinio da parte di un organo giurisdizionale chiamato a vagliare la sostenibilità in giudizio dell’accusa e non può pertanto essere oggetto di successiva doglianza in sede cautelare].
La competenza a disporre il sequestro preventivo [fattispecie relativa ad un forno dove si effettuavano senza autorizzazione attività di smaltimento di rifiuti pericolosi] nel caso in cui contemporaneamente penda procedimento penale davanti al giudice di primo grado e procedimento nella fase delle indagini preliminare, per lo stesso reato in relazione advertisement altri imputati, è funzionalmente del giudice di merito, in quanto il sequestro pur postulando un vincolo pertinenziale con un reato svolge una funzione preventiva che non si collega necessariamente con l’autore del fatto ma con beni la cui libera disponibilità costituisce situazione di pericolo.
Sicchè i gravi indizi coincideranno con quegli elementi a carico, di natura logica o rappresentativa, anche indiretti, che sebbene non valgono di per sè a dimostrare oltre ogni dubbio l’attribuibilità dell’illecito all’ente con la certezza propria del giudizio di cognizione, tuttavia globalmente apprezzati nella loro consistenza e nella loro concatenazione logica, consentono di fondare, allo stato, una qualificata probabilità di colpevolezza.
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